... presenta una componente funzionale normoreattiva che può essere potenziata ed ottimizzata per raggiungere, in tempi utili, il ritorno all’equilibrio...
Presso la Farmacia Dr. Culzoni si utilizza anche la metodica di integrazione funzionale. Il Dottor Stefano Culzoni è Master in Medicina Funzionale Regolatoria. Il Dottor Federico Culzoni è entrato nell'equipe Docenti della Scuola di Medicina Funzionale Regolatoria.
Il sintomo è in questa ottica un evento da non "occultare", ma "ascoltare" e "far riemergere" come evidenza di un processo di adattamento del sistema biologico.
La caratteristica dell’approccio funzionale è l’attenzione prevalente alla reattività fisiologica ed alla capacità di autoregolazione del sistema:
obiettivo è mettere il sistema in grado di recuperare con i propri mezzi l’equilibrio reattivo, in modo da riuscire a compensare gli stressori responsabili dei sintomi. Si cercherà dunque di potenziare la capacità intrinseca dell’organismo anziché bloccare i presunti fattori causali esogeni, sfruttando la conoscenza dei meccanismi biologici di regolazione.
L’ambito di applicazione saranno quindi tutte le manifestazioni funzionali, ma verrà anche messo in atto il sostegno della reattività locale e sistemica in caso di patologie strutturate come di alterazioni morfologiche d’organo o d’apparato.
La caratteristica dunque è l'applicazione dei principi della fisiologia e della biologia: ogni evento, ogni sintomo viene studiato nella sua componente fisiologica per comprenderne il senso biologico.
I meccanismi di regolazione dei sistemi viventi sono arcaici: la regolazione neurovegetativa (ortosimpatico e parasimpatico), la regolazione metabolica (catabolica o anabolica) e la regolazione cerebrale. Base della Medicina Funzionale è dunque la conoscenza dei meccanismi fisiologici di regolazione, per trovare in modo rapido protocolli terapeutici efficaci per favorire la performance del sistema.
Il primo embrione della Medicina Funzionale è il lavoro di Pischinger sulla Matrice Extracellulare: lo studio della regolazione di base della matrice, dei possibili fattori esogeni o endogeni responsabili del blocco di regolazione, la definizione di focus e campo di disturbo, sono alcune delle innovazioni nell’approccio alla malattia introdotte dalla Medicina Funzionale. Successivamente l’utilizzo empirico di metodiche diagnostiche bioelettroniche ha permesso di verificare i presupposti teorici della regolazione di base, sino alla creazione di strumenti di diagnosi funzionale.
Negli anni, lo studio e la comprensione del senso biologico e dei circuiti funzionali ha permesso di integrare le conoscenze medico-scientifiche ortodosse con le medicine tradizionali complementari: questa integrazione è diventata, con il tempo, un ponte tra la medicina e le metodiche cosiddette alternative.
Prenota il tuo consulto, può essere una scelta di integrazione terapeutica importante in ogni tipo di patologia.